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דוגמאות תרגום

טקסט מקורי

Vollautomatische Präzision
für optimalen Zahnersatz
etkon baut mit Kern Micro Anlagen den Bereich Implantatversorgung aus
Mit insgesamt elf Präzisionsfräszentren vom Typ Kern Micro steigert die etkon GmbH die Präzision bei der Fertigung von implantatgetragenem Zahnersatz um den Faktor zehn und beschleunigt die Produktion deutlich. Das gelingt auch, weil KERN und etkon die Maschinen gemeinsam für die speziellen Anforderungen dieser Fertigung optimiert haben.
Wenn René Hamisch Besuchern erläutert, dass im etkon-Fräszentrum in Markkleeberg pro Jahr etwa 450.000 Einheiten für den Zahnersatz gefertigt werden, schiebt er sofort nach: „Das sind 450.000 Unikate.“ Hergestellt werden sie laut dem Leiter des Fräszentrums hoch automatisiert. Daher betreuen nur fünf Bediener die auf vier Etagen verteilten 89 Fräsmaschinen, die teilweise auch zum Schleifen eingesetzt werden.
Die im Jahr 2005 in dem kleinen Nachbarort von Leipzig gegründete etkon Niederlassung fertigt CAD/CAM-gestützt eine breite Palette von einfachen Einzelzahn-Versorgungen über Kronen bis hin zu vielteiligen Gerüsten für zahngetragenen oder implantatgetragenen Zahnersatz. Kunden sind Dentallabore, die Zahn- oder Gebissabdrücke scannen und mit einer Software von etkon oder anderen Anbietern den gewünschten Zahnersatz designen. Aus diesen Datensätzen erstellt der sächsische Produktionsbetrieb automatisch die Fräsdaten und produziert die gewünschten Teile.
Mit insgesamt elf neuen Kern Micro Fräsmaschinen baut der Zahnersatzhersteller die eigenen Fähigkeiten im besonders zukunftsträchtigen Bereich des auf Implantaten aufsetzenden Zahnersatzes deutlich aus. Neben hoher Wirtschaftlichkeit und Oberflächenqualität ist hier eine Präzision im Mikrometerbereich wichtig. Denn als „Halterungen“ im Mund des Patienten dienen beispielsweise mehrere vom Zahnmediziner eingesetzte Implantate. Auf ihnen werden etwa die bei etkon hergestellten Brückenkonstruktionen montiert, die als Träger des nach außen sichtbaren Zahnersatzes dienen. Die Befestigungspunkte dieser Brücken müssen exakt auf die vom Zahnarzt individuell im Patientenkiefer platzierten Implantate passen, damit der Zahnersatz sicher und schmerzfrei sitzt.

טקסט סופי

Precisione automatizzata per protesi dentarie perfette

Con gli impianti Kern Micro, l’azienda tedesca ekton potenzia il settore dell’implantologia.

Con undici centri di fresatura di precisione Kern Micro in totale, ekton rende la fabbricazione di protesi dentarie su impianti dieci volte più precisa e accelera notevolemente i processi di produzione. Un risultato possibile anche grazie alla collaborazione di KERN e ekton, che hanno ottimizzato gli impianti per le specifiche necessità produttive del caso.

René Hamish racconta ai visitatori che il centro di fresatura di Markkleeberg produce circa 450.000 unità all‘anno. E subito dopo aggiunge: ‘‘si tratta di 450.000 pezzi unici‘‘. Nel centro di fresatura, informa il manager, la produzione è quasi totalmente automatizzata: sono solo cinque gli operatori, a fronte di 89 fresatrici distribuite su quattro piani e usate in parte anche per le operazioni di rettifica.

Lo stabilimento ekton, fondato nel 2005 nel circondario di Lipsia, sfrutta la moderna tecnologia CAD/CAM per produrre una vasta gamma di protesi dentarie, a partire da semplici impianti singoli e corone fino ad arrivare a strutture complesse per protesi su denti naturali o su impianti. I clienti sono laboratori odontotecnici che digitalizzano impronte dentali e progettano poi la protesi desiderata con l’aiuto di un software fornito da ekton o da altri fornitori. A partire dalle impronte digitali lo stabilimento sassone elabora automaticamente i dati necessari per le fresatrici e produce infine le apparecchiature desiderate.

Con undici nuove fresatrici Kern Micro in totale, l’azienda tedesca espande visibilmente le proprie potenzialità nel settore in crescita delle protesi su impianti. Oltre ad un’alta efficienza economica e a un‘ottima qualità superficiale, in quest’ambito è fondamentale anche una precisione millimetrica. Gli impianti dentali applicati dai dentisti fungono infatti da ‘punti di appoggio‘, sui quali vengono poi montati i ponti ekton, che a loro volta servono da supporto per la parte di protesi visibile dall’esterno. È necessario che i punti di ancoraggio dei ponti coincidano perfettamente con i singoli impianti applicati dai dentisti nell’osso mandibolare. In questo modo è possibile garantire una protesi dentaria stabile, sicura e indolore.

טקסט מקורי

Emergency Response Guide
(January 2017)
This emergency response guide is designed to help Seminaries and Institutes of Religion (S&I) workers protect, preserve, and promote the safety, health, and well-being of all of our students, faculty, staff, and visitors and to protect and preserve the resources of the Church. It also provides information on what to do during an incident, actual emergency, and its aftermath. This guide should be used for inservice training before an incident or emergency occurs.
An incident is defined as any event or circumstance which leads to unintended and/or unnecessary harm including an accident, injury, criminal act against persons or property, damage or loss of equipment, or property damage connected with S&I. In programs with multiple personnel, an employee should be assigned to be responsible for safety matters (at single person programs, it is the employee at the program). In preparation for an emergency situation, the assigned employee should do the following:
Create a safety and emergency plan for the S&I facility.
Ensure that teachers and staff receive regular training on safety matters (at single person programs, training on safety matters should be reviewed regularly).

Ensure that the safety and emergency plan is updated at least yearly and distributed to all personnel. This plan should include updating the telephone numbers on the “Emergency Information” page of this guide
Media Involvement
In most areas the media are aware of emergency calls and may come to investigate.
Church buildings are not public property. You may deny the media access.
When dealing with the media, remember to protect the privacy rights of all persons involved.
Whenever possible, defer media questions to civil authorities on the scene.
Remember that saying “I don’t know” may be your best answer. It is least likely to be misquoted.

טקסט סופי

Linee guida per la gestione delle emergenze
(Gennaio 2017)
Le presenti linee guida sono state redatte allo scopo di assistere i collaboratori dei Seminari e Istituti di Religione (S&I) nella protezione, tutela e promozione della sicurezza, della salute e del benessere di tutti i nostri studenti, docenti, membri dello staff e visitatori, nonché nella tutela e salvaguardia delle risorse della Chiesa. La guida fornisce inoltre informazioni sulle misure da attuare durante l’evento dannoso, l’emergenza vera e propria e il post-emergenza. Si consiglia di usare la guida nelle fasi di formazione sul lavoro, prima che si verifichi un evento dannoso o un’emergenza.
Si definisce evento dannoso qualsiasi evento o circostanza che arrechi danni indesiderati ed evitabili come incidenti, lesioni personali, reati contro la persona o la proprietà, danni o perdita delle attrezzature o danni alla proprietà degli istituti S&I. Nel caso di programmi con più partecipanti, uno dei collaboratori sarà responsabile della sicurezza, mentre in programmi con un partecipante singolo, l’incarico sarà affidato al collaboratore stesso. In preparazione a una situazione di emergenza, il collaboratore incaricato seguirà le seguenti procedure:
Elaborare un piano di sicurezza e di emergenza per la struttura S&I.
Assicurarsi che i docenti e i membri del personale siano formati periodicamente in materia di sicurezza. Per progetti con un solo partecipante, sarà necessario revisionare regolarmente il programma di formazione.
Assicurarsi che il piano di sicurezza e di emergenza sia aggiornato con cadenza almeno annuale e distribuito a tutto il personale. Assicurarsi che il piano includa contatti telefonici aggiornati alla pagina “Informazioni di emergenza” della guida.
Coinvolgimento dei media
In molte zone, gli operatori dei media sono al corrente delle chiamate di emergenza e potrebbero recarsi sul posto per raccogliere informazioni.
Gli edifici della Chiesa non sono proprietà pubblica. Il personale è quindi autorizzato a negare l’accesso ai media.
Nel relazionarsi con i media, ricordarsi di tutelare il diritto alla privacy di tutte le persone coinvolte.
Se possibile, invitare gli operatori a rivolgere le proprie domande alle autorità civili presenti sulla scena.
Tenere a mente che “non lo so” potrebbe essere la risposta migliore e la meno soggetta a interpretazioni erronee.

טקסט מקורי

Universiteit Nederland vs. Yogyakarta

Inmiddels studeer ik al ruim twee maanden aan de universiteit Gadjah Mada, in Indonesië. In deze tijd ben ik al wat opvallende verschillen tegengekomen tussen mijn universiteit in Nederland en Indonesië. Mijn ervaringen zijn gebaseerd op de faculteit FISIPOL, public policy and management. Dit betekent dus niet dat dat wat ik vertel geldt voor alle faculteiten/universiteiten in Indonesië.

Introductie op Gadjah Mada

In de eerste week van het semester mochten wij onze vakken kiezen. In deze week waren wij vrij om de colleges van alle vakken te volgen, om te beoordelen of wij deze wilden volgen of niet. Het aantal vakken mochten wij zelf kiezen. Wel is het zo dat je vanuit je eigen universiteit in Nederland een bepaald aantal EC’s moet halen. In Indonesië werken ze niet met EC’s maar met een ander puntensysteem. Elke universiteit bepaalt zelf hoeveel punten gelijk zijn aan 1 EC. Dus niet iedereen hoeft hetzelfde aantal vakken te volgen om hetzelfde aantal EC’s te halen. Ik zelf volg zes vakken voor mijn minor.

Vanaf het begin kende bijna elke leraar alle namen van de Indonesische studenten. Dit komt omdat de klassen vaak maar bestaan uit twintig studenten en omdat de leraren vaak in de voorgaande jaren ook al les hebben gegeven aan deze studenten.

Waar ik mij erg over verbaasde is over de syllabus van elk vak. Elke leraar liet tijdens het eerste college de syllabus zien. Vervolgens mochten de leerlingen vertellen wat zij van de syllabus vonden en ze mochten suggesties voor verandering doorgeven. Zo vonden sommige leerlingen dat het tentamen of een opdracht te zwaar meetelde. Vervolgens verlaagde de leraar de weging van het tentamen of de opdracht. Bij één vak was het zelfs zo dat de leerlingen het er niet mee eens waren dat er een eindtentamen was. Uiteindelijk heeft de leraar ook dit eindtentamen veranderd in een essay. In Nederland is het zo dat de syllabus voor het eerste college van een vak vaststaat, en dat er zo goed als geen kans is dat er iets in gaat veranderen.

In vrijwel elke syllabus staat dat je het vak niet haalt als je meer dan vijfentwintig procent van de colleges mist. De aanwezigheid wordt gecontroleerd met een vingerprint apparaat. De colleges worden niet opgenomen zoals in Nederland. Dus als je tijdens het studeren veel wilt reizen moet je wel met deze vijfenzeventig procent aanwezigheidsplicht rekening houden.

Tentamen periode
Tot nu toe heb ik alleen nog maar een mid-term periode gehad, deze duurde twee weken. Van de zes vakken die ik volg had ik maar vier mid-terms. Waarvan twee essays, één take-home tentamen en één normaal tentamen.

Is de tentamen periode te vergelijken met die van Nederland? : Nee. Ik heb duidelijk minder gedaan dan in een tentamen week in Nederland. De manier van toetsing is ook anders, in Nederland wordt bij mij zo goed als alles getoetst aan de hand van tentamens, hier aan de hand van essays.

De colleges
Op mijn faculteit bij Gadjah Mada zijn er geen college zalen, alleen maar kleine lokalen. Vaak is de helft van het lokaal nog leeg tijdens een college. De leraar is bijna altijd te laat, maar dat schijnt normaal te zijn hier. Ook heb ik van de zes vakken vijf vrouwen als leraar, en een vak een man als leraar.

De vakken die ik volg worden op verschillende manieren gegeven. Voor sommige vakken hebben we colleges waarin alleen de leraar aan het woord is, dit is wel de minst voorkomende manier van lesgeven. De meeste colleges worden gegeven aan de hand van veel interactie, presentaties en opdrachten. De leraar legt dan iets uit, vervolgens worden we in groepen verdeeld waarin we een opdracht moeten maken. Aan het einde van de les moeten we dan de resultaten van deze opdracht presenteren. Tijdens het college wordt er door de leraar veel vragen gesteld. De studenten willen allemaal graag een zo uitgebreid antwoord mogelijk geven, stuk voor stuk. Het is namelijk zo dat je extra punten kunt verdienen als je goeie antwoorden geeft in de les.

Voor bijna elk vak moet ik elke week opdrachten maken. Deze opdrachten zijn vaak het samenvatten van artikelen, vragen beantwoorden aan de hand van artikelen en het bijhouden van verschillende logs.

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Università Paesi Bassi vs Università a Yogyakarta

Ormai sono più di due mesi che studio all'università Gadjah Mada, in Indonesia. In questi due mesi ho notato un po' di differenze tra la mia università nei Paesi Bassi e l'università in Indonesia. Le mie esperienze si basano sulla facoltà FISIPOL, Public Policy e Management, per cui quello che vi racconterò non vale necessariamente per tutte le facoltà o università indonesiane.

Presentazione della Gadjah Mada
universita-paesi-bassi-vs-universita-a-y

Bron

Durante la prima settimana del semestre, abbiamo potuto scegliere i corsi da seguire. Eravamo liberi di seguire le lezioni di tutte le materie per poi decidere se ci interessava seguirle o meno. Il numero di materie da seguire era a nostra discrezione. Nelle università olandesi gli studenti devono raggiungere un determinato numero di crediti. In Indonesia invece non si lavora con i crediti, ma con un altro sistema a punti. Ogni università stabilisce autonomamente quanti punti corrispondono a un credito. Quindi non tutti devono seguire lo stesso numero di corsi per raggiungere lo stesso numero di crediti. Io stessa seguo sei materie complementari.

Sin dall’inizio quasi tutti i docenti sapevano i nomi degli studenti indonesiani. Questo perché le classi sono formate spesso da solo venti studenti e perché gli insegnanti spesso hanno già fatto lezione a quegli stessi studenti negli anni precedenti.

Una cosa che mi ha colpito tantissimo sono i programmi didattici. Ogni docente durante la prima lezione fa vedere il programma agli studenti e i ragazzi in seguito possono dire al docente cosa ne pensano o suggerire eventuali modifiche. Ad esempio, ci sono stati alcuni studenti che pensavano che un esame valesse troppo in termini di voto. E l’insegnante ha risposto abbassando il peso di quest'esame. In un'altra occasione, è successo addirittura che uno studente non fosse d’accordo con lo svolgimento dell’esame e alla fine il docente ha trasformato l’esame finale in un saggio da consegnare. Nei Paesi Bassi i programmi sono fissi e le possibilità che vengano modificati sono praticamente nulle.

In quasi tutti i programmi è scritto che gli studenti non possono superare l’esame se non frequentano almeno il 75% delle lezioni. Le presenze sono controllate con un apparecchio per impronte digitali .

Le lezioni non vengono registrate come nei Paesi Bassi. Quindi se durante gli studi hai intenzione di viaggiare devi fare comunque attenzione a rispettare l’obbligo di presenza.

La sessione di esami
Finora ho avuto solo un periodo midterm della durata di due settimane. Per le sei materie che seguo ho fatto solo due esami, di cui due saggi, un esame da svolgere a casa e uno normale.

La sessione di esami è simile a quella nei Paesi Bassi? : No. In queste due settimane ho fatto molto meno di quello che farei in una sessione di una settimana nei Paesi Bassi. Il metodo di valutazione è anche diverso, nei Paesi Bassi si testa praticamente tutto sulla base di esami, qui si scrivono saggi.

Le lezioni
Nella mia facoltà a Gadjah Mada non ci sono grandi sale, solo piccole aule. Spesso metà aula è vuota durante la lezione. I professori sono quasi sempre in ritardo, ma sembra che qui sia la norma. Delle sei materie che seguo cinque insegnanti sono donne, solo uno è un uomo.

Le materie che seguono sono insegnate in modalità diverse. Per alcune abbiamo delle lezioni frontali dove solo gli insegnanti parlano, ma questa è una modalità poco frequente. La maggior parte delle lezioni avvengono con molta interazione, presentazioni e compiti. L'insegnante spiega qualcosa e poi veniamo divisi in gruppi e facciamo un compito. Alla fine della lezione dobbiamo presentare i risultati del nostro lavoro. Durante la presentazione i docenti pongono molte domande. Gli studenti vogliono tutti dare delle risposte più esaustive possibile, perché si possono guadagnare voti in più rispondendo correttamente durante le lezioni.

Per quasi tutte le materie ci vengono assegnati dei compiti settimanali, che consistono spesso nel riassumere articoli, rispondere a domande relative e tenere dei diari.

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Istanbul, seni cok seviyorum!
Ik ben echt verliefd geworden op deze stad.
In november 2016 vloog ik voor het eerst naar Istanbul samen met mijn vader.
Mijn vader moest toevallig voor werkgerelateerde zaken naar Istanbul en vroeg of ik met hem mee wilde gaan. Dat aanbod heb ik natuurlijk niet afgewezen. Laat in de avond kwam ik aan in ´mijn mooie Istanbul´. Ook al was het donker, ik genoot gelijk al van de mooie gebouwen en de prachtige architectuur in Istanbul. De sfeer is ook heel gezellig. Iedereen groet je en wil je ook echt helpen als je even niet weet waar je naartoe moet.
Eerste dag
We gingen de eerste dag al naar de Kapali Carsi (Grand Bazaar). Op deze bazaar verkopen ze allemaal verschillende producten zoals: specerijen, zilver en goud, vloerkleden, souvenirs, kleding, decoratie, meubels etc. Ook kan je in deze bazaar een heerlijk kopje cay (Turkse thee) drinken. In de avond zijn we naar een restaurantje gegaan dichtbij de universiteitscampus waar we heerlijke Adana Kebap hebben gegeten.
Tweede dag
In de ochtend hebben we buiten een traditioneel Turks ontbijtje gegeten, namelijk sucuk yumurta, Turkse worst met ei. Daarna hebben we de blauwe moskee bezocht. Een prachtige moskee zowel van binnen, als van buiten. Op het pleintje waar deze moskee zich bevindt hebben we heerlijk geluncht met een panorama uitzicht. Hierna hebben we het paleis van de Sultan bekeken.

Ervaring
Ik heb een erg leuke ervaring gehad in Istanbul. Turkse mensen hebben een supermooie cultuur en hechten ook veel waarde aan deze cultuur. Tevens hechten ze ook veel waarde aan het geloof, wat ik ook heel belangrijk vind.

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Istanbul, seni cok seviyorum!
Mi sono letteralmente innamorata di questa città.
A novembre 2016 ho preso il primo volo per Istanbul. Sono partita insieme a mio padre, che doveva recarsi in città per questioni di lavoro e mi aveva chiesto se mi andava di accompagnarlo. Naturalmente non ho rifiutato. Sono arrivata in tarda serata nella 'mia bella Istanbul'. Anche se era già buio, sono riuscita comunque a godermi la bellezza dei palazzi e l'architettura della città. Istanbul è una città accogliente. Tutti ti salutano e sono disposti ad aiutarti se ti perdi.
Primo giorno
Il primo giorno siamo andati al Kapali Carsi (Gran Bazar), dove vendevano praticamente di tutto: spezie, oro e argento, tappeti, souvenir, vestiti, decorazioni, mobili e così via. Al bazar si può anche bere una buonissima tazza di cay, un té turco. La sera abbiamo cenato in un ristorante vicino al campus universitario, dove ci hanno servito un delizioso Adana Kebap.
Secondo giorno
La mattina abbiamo provato una colazione turca tradizionale, il sucuck yumurta, salsiccia turca con uova. Poi abbiamo visitato la moschea blu, bellissima sia fuori che dentro. Nella piazza della moschea abbiamo pranzato con davanti agli occhi una vista panoramica. Una volta finito abbiamo visitato il palazzo del Sultano.

Esperienza
L'esperienza a Istanbul è stata davvero bellissima. I Turchi hanno una cultura straordinaria, a cui danno molto valore. Per loro è molto importante anche la fede, e credo che sia giusto così.